Un altro dragone che fa molti danni si chiama autorifiuto.
Il bambino piccolo si scopre
attraverso gli occhi dei suoi
genitori
e per mezzo delle persone che lo apprezzano.
I genitori sono lo specchio nel quale si vedono riflessi.
Essi possono quindi essere uno specchio
che riflette l’amore
di Dio.
Per accettare se
stesso, il bambino ha bisogno
che altri lo guardino
con affetto e amore sincero.
Quando il bambino non
si sente apprezzato,
quando non percepisce il suo valore, si sente insicuro
e
prima o poi cade vittima del rifiuto di sé.
Il rifiuto di sé spinge molte persone a vivere in
solitudine,
chiuse in se stesse, o mendicando amore da tutte le parti.
Il disprezzo di sé conduce altre persone all’alcolismo,
alla droga, alla prostituzione, al suicidio,
ad allontanarsi
da Dio e dagli uomini.
Radici e cause del rifiuto di sé possono essere:
una
gravidanza indesiderata,
per cui si guarda al bambino come un peso;
espressioni di
rifiuto come:
“Volesse il cielo che non fossi mai nato!”;
espressioni di
disprezzo e di scherno, come ad esempio:
“Stupido, non vali niente, sei un buono a
nulla!”
Solamente l’amore di
Dio
accettato in sé in tutta la sua gratuità
può redimerci dalla
forza dell’autorifiuto.
Come disse il papa Giovanni Paolo I:
“Dio è più madre che padre”,
una frase ispirata da ciò che dice Dio in Isaia
49:
“Anche se una madre
dimenticasse il figlio,
Io non ti dimenticherò mai,
ti porto inciso sulle palme delle mie mani”
Dio non si dimentica di te!
Sei tatuato sul palmo della sua
mano.
DIO NON SI SCORDA DI TE!
SEI INCISO SULLE PALME DELLE SUE MANI!
Dillo alla persona che ti sta a fianco: Dio non ti
dimentica.
Una donna aveva sofferto moltissimo per autorifiuto.
Partecipò ad un ritiro di guarigione interiore
ed ebbe un
incontro con il Signore.
Passati alcuni mesi, aveva cambiato completamente il suo
volto.
Viveva molto allegramente e molto impegnata al tempo stesso,
ciò che sorprendeva molto coloro che la conoscevano.
Le domandarono: “A che si deve
questo cambiamento
meraviglioso che si nota in te?”
Per tutta risposta cominciò a saltare di gioia e disse:
“Sono figlia di Dio!
Egli mi ha creato a
Sua immagine e per la Sua
gloria.
Gesù ha donato la Sua vita per me,
e da quando
l’ho conosciuto davvero,
vivo in pienezza il
Suo amore
e gli rendo grazie costantemente”
padre Manuel Rodriguez
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