venerdì 3 agosto 2012

Il rifiuto di sé. I grandi draghi e... (4)


Un altro dragone che fa molti danni si chiama autorifiuto.

Il bambino piccolo si scopre 
attraverso gli occhi dei suoi genitori
e per mezzo delle persone che lo apprezzano.

I genitori sono lo specchio nel quale si vedono riflessi.
Essi possono quindi essere uno specchio 
che riflette l’amore di Dio.



Per accettare se stesso, il bambino ha bisogno
che altri lo guardino con affetto e amore sincero.

Quando il bambino non si sente apprezzato, 
quando non percepisce il suo valore, si sente insicuro 
e prima o poi cade vittima del rifiuto di sé.

Il rifiuto di sé spinge molte persone a vivere in solitudine,
chiuse in se stesse, o mendicando amore da tutte le parti.
Il disprezzo di sé conduce altre persone all’alcolismo,
alla droga, alla prostituzione, al suicidio, 
ad allontanarsi da Dio e dagli uomini.

Radici e cause del rifiuto di sé possono essere: 
una gravidanza indesiderata,
per cui si guarda al bambino come un peso; 
espressioni di rifiuto come:
“Volesse il cielo che non fossi mai nato!”; 
espressioni di disprezzo e di scherno, come ad esempio: 
“Stupido, non vali niente, sei un buono a nulla!”

Solamente l’amore di Dio 
accettato in sé in tutta la sua gratuità
può redimerci dalla forza dell’autorifiuto.

Come disse il papa Giovanni Paolo I:
Dio è più madre che padre”, 
una frase ispirata da ciò che dice Dio in Isaia 49:

Anche se una madre dimenticasse il figlio,
Io non ti dimenticherò mai,
ti porto inciso sulle palme delle mie mani

Dio non si dimentica di te! 
Sei tatuato sul palmo della sua mano.
DIO NON SI SCORDA DI TE!
SEI INCISO SULLE PALME DELLE SUE MANI!
Dillo alla persona che ti sta a fianco: Dio non ti dimentica.



Una donna aveva sofferto moltissimo per autorifiuto.
Partecipò ad un ritiro di guarigione interiore 
ed ebbe un incontro con il Signore.

Passati alcuni mesi, aveva cambiato completamente il suo volto.
Viveva molto allegramente e molto impegnata al tempo stesso,
ciò che sorprendeva molto coloro che la conoscevano.

Le domandarono: “A che si deve 
questo cambiamento meraviglioso che si nota in te?”
Per tutta risposta cominciò a saltare di gioia e disse: 

Sono figlia di Dio!
Egli mi ha creato a Sua immagine e per la Sua gloria.
Gesù ha donato la Sua vita per me, 
e da quando l’ho conosciuto davvero,
vivo in pienezza il Suo amore 
e gli rendo grazie costantemente



padre Manuel Rodriguez

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