"Il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo"
Non si cambia trasformando soltanto il mondo esterno.
Se vi procurate un nuovo lavoro, o un nuovo partner, o una nuova casa, o un nuovo guru, o una nuova spiritualità, questo non significa che "voi" cambierete.
E' come pensare di cambiare la propria calligrafia cambiando penna.
O di cambiare la propria capacità di pensare cambiando cappello.E' evidente che la cosa non ci cambia davvero, eppure la maggior parte della gente investe tutte le proprie energie nel tentativo di riadattare il mondo esterno ai propri gusti.
Talvolta ci riesce - per lo spazio di cinque minuti - e ha un po' di respiro, ma resta tesa anche in quell'attimo di respiro, perché la vita scorre senza tregua, la vita cambia continuamente.
Dunque, se volete vivere, non dovete avere dimora fissa.
Non dovete avere alcun sostegno a cui appoggiare la testa.
Dovete seguire il flusso della vita stessa.
Come ha detto il grande Confucio:
"Colui che vuole essere costantemente felice deve cambiare spesso".
La vita scorre. Ma noi continuiamo a guardare indietro, non è vero? Ci abbarbichiamo a eventi passati e a eventi presenti.
"Quando si mette mano all'aratro, non si può volgersi indietro".
Volete godervi una melodia? Volete godervi una sinfonia?
Non limitatevi a qualche accordo della musica.
Non limitatevi a un paio di note. Lasciatele passare, lasciatele scorrere.
L'intero godimento di una sinfonia risiede nella vostra disponibilità a lasciar scorrere le note.
Al contrario, se un accordo particolare vi colpisse la fantasia e voi gridaste all'orchestra: "Continuate a suonare quell'accordo, senza fermarvi!", quella non sarebbe più una sinfonia. [...]
Quando ci si attacca a qualcosa, la vita è distrutta; quando ci si afferra a qualcosa, si smette di vivere.
E' scritto in tutte le pagine del vangelo.
ANTHONY DE MELLO, "Messaggio per un'aquila che si crede un pollo"
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